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venerdì 27 giugno 2008

Ubuntu sta nel palmo di una mano

Dopo aver conquistato i desktop Linux di fascia consumer, Ubuntu ambisce ora a diventare il sistema operativo di riferimento per i MID (Mobile Internet Device), un termine coniato da Intel per identificare una nuova generazione di dispositivi mobili compatti, dotati di connettività Internet e funzionalità multimediali avanzate, a metà strada tra uno smartphone e un UMPC.

Ubuntu sta nel palmo di una manoNato dal progetto open source Ubuntu Mobile and Embedded, a cui ha partecipato anche Intel, la nuova Ubuntu MID Editionpieno supporto al Web 2.0 (AJAX, Flash, Java ecc.), che permette di utilizzare siti come YouTube, Facebook, MySpace e Dailymotion; con il supporto a WiFi, reti mobili 3G, Bluetooth, GPS e WiMAX; e con l'inclusione di tutto il software necessario per riprodurre video e musica, vedere e organizzare foto, gestire cam, sintonizzatori TV e mappe per la navigazione satellitare.

Il browser web si basa sul motore open source Mozilla Gecko, lo stesso alla base di Firefox, ed è ottimizzato per la visualizzazione delle pagine web su dispositivi con schermi tra i 4 e i 7 pollici di diagonale. L'infrastruttura multimediale poggia invece su Moblin Media, uno dei componenti della piattaforma mobile open source Moblin, sponsorizzata da Intel.

Oltre che di browser e player multimediale, la mini distribuzione sponsorizzata da Canonical è corredata di programmi per le email, la messaggistica istantanea, il VoIP, il divertimento (giochi 2D e 3D) e l'organizzazione di impegni, appuntamenti e contatti. Trattandosi di Linux, l'utente sarà inoltre libero di installare un gran numero di applicazioni aggiuntive, sia manualmente che avvalendosi del gestore di pacchetti integrato. Gli sviluppatori tengono a sottolineare che tutte le applicazioni utilizzate da Ubuntu MID sono open source e liberamente ridistribuibili.

deriva dall'edizione desktop di Ubuntu, con cui condivide il numero di versione 8.04. Questa nuova distro promette "Internet e multimedia senza compromessi". Come? Con il



Come ci si può aspettare da un sistema operativo mobile, Ubuntu MID supporta i display sensibili al tocco, ed è ottimizzato per l'uso delle dita: l'interfaccia, basata su GNOME, supporta le gestures e lo scrolling inerziale "alla iPhone", ma per il momento snobba il multi-touch.

Attualmente Ubuntu MID è in grado di girare su due soli dispositivi: il Samsung Q1, basato sull'attuale piattaforma Intel McCaslin, e la stazione di sviluppo Intel Crown Beach, basata invece sulla futura piattaforma Intel Menlow. McCaslin è anche nota come Ultra Mobile Platform 2007, ed è una piattaforma per UMPC che utilizza i processori A100 e A110 di Intel. Menlow rappresenta il successore di McCaslin, ed utilizzerà i neonati processori Atom. Chi non dispone di questi dispositivi può scaricare Ubuntu MID nel formato immagine KVM, che ne consente l'utilizzo su di un PC Linux all'interno di una macchina virtuale.



Sebbene Ubuntu MID possa essere installata, in taluni casi e sui device compatibili, anche dagli utenti finali, il suo principale target è rappresentato dai produttori di hardware, che potranno integrarla sui propri MID e UMPC personalizzandone ogni aspetto. Canonical ha già messo a disposizione di queste aziende due team di ingegneri, uno con base a Lexington, in USA, ed uno ovviamente a Taiwan, dove si concentra il più elevato numero di produttori di PC ultramobili.

Canonical ha invitato gli sviluppatori a modificare le applicazioni che girano su Ubuntu Desktop per adattarle a Ubuntu MID: il lavoro di porting, secondo la società inglese, è generalmente di modesta entità, e riguarda soprattutto l'ottimizzazione dell'interfaccia per i piccoli display e l'aggiunta del supporto touchscreen.

L'aggiornamento di Ubuntu MID seguirà lo stesso ciclo semestrale della versione desktop: la prossima release sarà dunque la 8.10, e verrà rilasciata il prossimo ottobre.

Apple: iPhone ci costa 100 euro!

Nonostante l'iPhone 3G sarà venduto in Italia a 499 euro e 569 euro, il costo di produzione dell'ultimo smartphone Apple è di circa 100 euro, o 173 dollari. Margini di guadagno elevatissimi per l'azienda di Cupertino.

Secondo un recente studio condotto da iSuppli, iPhone 3G sarà il prodotto più vantaggioso per l'azienda di Cupertino, malgrado il suo costo sia dimezzato rispetto alla versione precedente. Aiutato dall'impiego di componenti più economici, i margini di guadagno per il nuovo smartphone Apple superano il 50% superiori ai massimi profitti Apple, realizzati con i noti lettori multimediali, iPod. Secondo i dati rilasciati, infatti, i prodotti Apple, iPod e iPhone, sono valutati circa il 50% in più rispetto al loro costo di produzione.

Apple iPhone 3G

Come ricorderete, il nuovo iPhone 3G sarà commercializzato in America al prezzo di 199 dollari, ma Apple realizzerà un incasso più alto. Per l'azienda di Cupertino la spesa netta sarà di circa 173 dollari, rispetto ai 265 dollari della versione precedente, venduta pero' a circa 500 dollari in America. Dopo una prima fase, Apple pero' era riuscita ad abbattere i costi di produzione a circa 226 dollari, anche se il costo netto rimaneva ancora troppo elevato.

Per 173 dollari, invece, il nuovo iPhone è significativamente meno costoso in produzione del modello di prima generazione, malgrado sia fornito di features e connettività all'avanguardia. Lo studio di iSuppli. comunque, non considera le spese per lo sviluppo software , il trasporto, la distribuzione e la fase di confezionamento. Jagdish Rebello, uno dei principali analisti di iSuppli, ha assicurato che la società ha in programma di disassemblare un iPhone 3G, per valutare i costi reali dei componenti.

Quell'irruento e irascibile Ballmer l'uomo che ora guida la Microsoft

Quell'irruento e irascibile Ballmer l'uomo che ora guida la MicrosoftCLASSE '56, nato a Farmington Hills, nello stato del Michigan, laureato ad Harvard con un master alla Università di Stanford in amministrazione aziendale. Sono i primi dati indentificativi di Steve Ballmer, il nuovo padre-padrone del gigante Microsoft, ovvero del successore a William Henry Gates III, al secolo Bill Gates.

Un'amicizia, quella fra Gates e Ballmer, che comincia al college dove quest'ultimo è manager della squadra di football e si impegna nel giornale universitario "Harvard Crimson". Nel 1977 ottiene la laurea in matematica ed economia.

I VIDEO

I due anni successivi li passa lavorando per Procter & Gamble, dove conosce Jeffrey R. Immelt, l'attuale amministratore delegato di General Electric, una delle più importanti multinazionali americane specializzate in tecnologie e servizi. L'11 giugno 1980 entra in Microsoft col compito di coordinare alcune divisioni, fra cui quella per lo sviluppo del sistema operativo e quella delle vendite.

Vent'anni dopo, nel 2000, è nominato amministratore delegato della Microsoft. In quell'occasione Bill Gates si preoccupa di mantenere il controllo esclusivamente sulla cosiddetta "visione tecnologica". L'era Gates sta per tramontare, ma ci vorranno ancora otto anni perché Ballmer possa vedere il suo nome sulla porta dell'ufficio che per oltre trent'anni è stata del fondatore di Microsoft.

Il "cattivo ragazzo" si fa strada. Il "Bad boy" di casa Microsoft - così lo definisce la biografia non autorizzata su Ballmer uscita nel 2003 per mano di Fredric Alan Maxwell - si fa notare dalla pubblica opinione da subito. Per i suoi modi irruenti, decisi, per nulla diplomatici. Con quella sua aria da venditore porta a porta che incita gli impiegati a mettercela tutta, a non demordere mai. Come se non bastasse essere i numeri uno fra le software house mondiali.

La diffusione di sistemi operativi Microsoft che sfiora il 90% mondiale non è sufficiente. Quel 10% sembra impensierire, e anzi, fa andare su tutte le furie il "cattivo ragazzo". L'avanzata di Apple lo preoccupa, la presenza di un altro sistema operativo alternativo aperto - GNU/Linux - gli manda letteralmente il sangue al cervello, tanto da fargli dichiarare pubblicamente nel 2001: "Linux è un cancro che aggredisce il senso della proprietà intellettuale d'ogni cosa che tocca.".

L'attuale numero uno di Microsoft ce ne ha per tutti. Lancia accuse "a ruota libera" di comunismo su chi ha intenzione di sovvertire quello che per lui è il principio sacrosanto dell'economia: l'importante è il fine, non i mezzi. E il fine è vendere il più possibile.

Si prende gioco di tutti, e tutti si prendono gioco di lui. Un esempio? L'exploit sul palcoscenico di una convention, dove arringa ai dipendenti Microsoft, saltellando da una parte all'altra per dieci minuti, in preda a un'eccitazione non comune, e di cui è stato diffuso online il video col titolo "La danza del ragazzo scimmia" (Dance Monkeyboy). Più di recente è stato bersaglio di un lancio di uova, da parte di uno studente ungherese, in occasione di una conferenza di Ballmer. Ma non basta. Taccia come "ridicolo" il nuovo gioiello di casa Apple, l'iPhone, criticandolo per il prezzo esorbitante con cui è stato messo in commercio. E infine conduce personalmente un'estenuante braccio di ferro con Jerry Yang, fondatore e ad di Yahoo!, per l'acquisto del secondo motore di ricerca più importante al mondo. Ma qui, apparentemente, fallisce. Lascia il tavolo da gioco, ritira l'offerta, e punta su una partnership più soft che però non arriverà mai.

Detesta apertamente, attacca frontalmente. Fra gli incubi peggiori di Steve Ballmer un posto d'onore spetta a Eric Schmidt, amministratore di Google, e vecchia conoscenza di Microsoft, da quando Schmidt era prima a capo di Sun Microsystems e poi di Novell, principali concorrenti di Seattle. Tanto da arrivare agli insulti quando alcune voci si rincorrono circa a un possibile passaggio di un importante manager Microsoft verso Mountain View.

Questo è Steve Ballmer, padre svizzero e madre americana - cittadino onorario della città di Losanna, in Svizzera - tre figli, 52 anni compiuti lo scorso 24 marzo. Una sorta di Joseph McCarthy dei nostri tempi, che concepisce la vita come una lotta fra il bene il male, senza mezze misure, o sfumature. Che si scalda con la facilità di un cerino in un incendio. Che quando parla, urla. Per il quale il comunismo (si legga: Linux & Co) è il male supremo, da debellare. E pensare che il nonno vive a Minsk, in Bielorussia, dove Ballmer nel 2007 ha voluto fare una visita non ufficiale.

Al 44° posto fra i più ricchi al mondo. Nel 2007 Ballmer era al 31° posto nella classifica degli uomini più ricchi al mondo. Nel 2008 scende al 44°. A certificarlo è la rivista Forbes che ne stima il patrimonio in 15 miliardi di dollari. Una fortuna accumulata grazie alle stock option ricevute come dipendente Microsoft. E che appena ha potuto, nel 2003, ha incassato, ridisegnando successivamente il programma che gestiva l'assegnazione di azioni ai dipendenti del colosso di Seattle.

Ora, il cattivo ragazzo del software si trova finalmente al potere. Coi suoi pregi e suoi difetti, e un ultimo ostacolo: Bill Gates, l'unico che separa Ballmer dalla sua apparente mania di onnipotenza. Tanto che è lo stesso Ballmer a mettere subito le cose in chiaro in un'intervista recente al Wall Street Journal: "Non avrò bisogno di lui (di Bill Gates, ndr.) per niente. Questo è sicuro. Usarlo sì, aver bisogno di lui, no." Patti chiari - è il caso di dirlo - e amicizia lunga.

lunedì 23 giugno 2008

Eliminare pubblicità e altre cose inutili da Messenger

Per tutti gli appassionati di Windows Live Messenger ci sono a disposizione fantastici programmini che consentono di sfruttare al meglio le potenzialità del programma di messaggistica più famoso del mondo. Oggi parliamo di una di queste chicche, in particolare mi riferisco ad APatch grazie al quale possiamo personalizzare in modo estremo Windows Live Messenger, MSN messenger oltre che Yahoo Messenger. Ad esempio, siamo in grado di rimuovere le pubblicità, uno qualsiasi dei bottoni del menu mai utilizzati, eliminare opzioni per noi inutili, o addirittura aggiungerne altre nuove. La cosa interessante, al di la che la chicca sia in inglese e quindi poco comprensibile per chi non lo conosce, è che è disponibile in tempo reale l’ anteprima di modifica delle opzioni. Cosa vuol dire questo?

Semplice, quando spuntiamo un opzione il risultato viene immediatamente mostrato nell’anteprima del programma. Ovviamente fino a quando non si da la conferma la scelta rimane virtuale, ed in ogni caso il programma effettua un backup delle opzioni originali cosi che si può sempre ripristinare Messenger come allo stato iniziale.





Selezionare la lingua , purtroppo non è presente l’italiano.
Lasciare l’opzione d’installazione di Apatch e clicchiamo Next



















Prima di cliccare Apply, usciamo da Windows Live Messenger.
Automaticamente il programma rilancerà WLM con le modifiche apportate.

Sito ufficiale
Scarica Apatch

Fonte

domenica 22 giugno 2008

Buoni sconto gratuiti per risparmiare sui nostri acquisti online

Gli acquisti online sono diventati ormai alla portata di tutti, basta una semplice carta prepagata, un buon negozio online come il nostro partner Youbuy.it che propone sempre fantastici lastminute, e le possibilità di risparmio rispetto ai tradizionali negozi sono garantite. Sempre per rimanere in tema, mi sono imbattuto in un sito che consente di avere dei codici sconto gratuiti per i migliori negozi online

Il sistema è semplice, basta seguire i link del codice sconto fino a quando questo viene visualizzato. Facciamo i nostri acquisti sul negozio online desiderato, selezioniamo i prodotti da acquistare ed infine inseriamo il nostro codice promozionale al momento del pagamento. Le categorie a disposizione sono moltissime, possiamo usuffruire di buoni sconto in informatica, audio , fotografia, ottica, giochi, sport, abbigliamento, casa, giardino, idee regalo…



Sito buoni sconto


Fonte

mercoledì 18 giugno 2008

Eliminare il virus di Windows Live Messeger

Ultimamente ci stanno arrivando molte email di richieste di aiuto riguardanti uno dei tanti virus che si diffondono attraverso MSN messenger, ora chiamato Windows Live Messenger (WLM). La particolarità di questi virus consiste nel diffondersi sottoforma di invito, da parte dio contatti amici, a visitare un link di foto. Molti ricorderanno photo album.zip, preceduto dal messaggio hey man accept my new photo album, o ancora “le mie foto calde“, “myalbum.zip, fotos.zip“. Può succedere che noi, o qualcuno dei nostri contatti, cadiamo nel tranello pensando ad uno scherzo di un contatto amico e quindi clicchiamo su questi link finendo per diffondere l’infezione come un interminabile catena. Questi virus a volte non creano molti danni, ma sono più che altro una tortura psicologica per chi ogni tot minuti si ritrova a visualizzare sempre il solito fastidioso messaggio. Ora però passiamo al dunque! Poniamo che per ingenuità o distrazione siamo rimasti fregati da uno di questi “caldi” link, come eliminiamo il virus da messenger? La risposta consiste nell’utilizzare una chicca di nome MSNFix, un programma che in un paio di passaggi scansiona, intercetta ed elimina qualunque tipo di virus da Windows Live Messenger.





Ecco come si diffonde il virus, un semplice invito a visualizzare delle foto inesistenti
Doppio clic su MSNFix.bat, scriviamo I (italiano) e diamo invio.







Clicchiamo R e diamo invio per fare una scansione
Se viene rilevato un virus clicchiamo N per eliminarlo



MAGGIORI INFORMAZIONI




Sito Ufficiale







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Post preso dal sito www.chicchedicala.it

Costi, margini e disponibilità: ecco tutti i retroscena dell'avvento dell'iPhone 3G


Sul sito italiano della Apple campeggia un messaggio che informa come l'iPhone 3G arriverà l'11 luglio. La data è quella annunciata da Steve Jobs e vale per i 22 Paesi in cui l'oggetto del desiderio (oltre al nuovo software e relative nuove applicazioni) sarà reso disponibile al pubblico. Di più la casa della Mela non dice e anche i portavoce della società in Italia rimangono abbastanza abbottonati sulle modalità di vendita al dettaglio del nuovo melafonino, limitandosi a confermare che la distribuzione sarà tramite operatori e che è già possibile "prenotare" il prodotto in alcuni loro punti vendita e on line.

Via alle prenotazioni in Italia. Ma poche le certezze per gli utenti
In realtà, la possibilità di mettere da subito le mani sullo smartphone della Mela si annuncia tutt'altro che certa e, lo dicono gli stessi utenti, soprattutto per chi ha in questo momento all'attivo un contratto di tipo business con il proprio gestore mobile. Prendiamo l'annuncio di Vodafone, che ha già allestito un sito dedicato per informare i suoi clienti: la compagnia telefonica ha fissato i prezzi di vendita on line dell'iPhone - 499 e 569 euro per le versioni da 8 e 16 GByte di memoria interna rispettivamente – per chi opterà per una scheda ricaricabile (il telefono si compra cioè privo di vincoli contrattuali e di Sim Lock ma si deve "attivare" con un numero dell'operatore) mentre per la clientela aziendale (con Partita Iva) il dettaglio dei piani tariffari verrà comunicato più avanti. Il claim di Vodafone conferma che per la clientela business l'abbinamento a piani tariffari in abbonamento (iPhone Vodafone Facile) porterà ad una sensibile riduzione del costo del dispositivo e includerà un'ampia offerta relativa al traffico dati. Ma gli utenti (business) si chiedono: chi ha già in essere un contratto per il traffico dati come verrà incentivato a comprare l'iPhone sottoscrivendo il piano di 24 mesi ad esso associato? E il terminale sarà effettivamente disponibile dall'11 luglio o la priorità di consegna (in termini di disponibilità a scaffale) verrà data a chi è pronto a sborsare 500 e passa euro per portarselo a casa e utilizzarlo con una carta ricaricabile? Dubbi più che leciti a cui non risponde neppure l'altro operatore che ha scommesso sulla nuova creatura di Apple. Telecom Italia Mobile ha confermato infatti che commercializzerà l'iPhone 3G per i clienti prepagati e quelli in abbonamento in base alle esigenze di utilizzo dei clienti e come Vodafone ha creato un sito al momento ancora non attivo) da cui prenotare il terminale direttamente via Web. Da dopodomani scatterà la campagna di promozione anche dei negozi Tim autorizzati (a cui oggi è fatto divieto di utilizzare del marchio Apple e delle immagini del telefono) ma intanto c'è già chi si è mosso senza badare a spese (UniEuro, con una massiccia compagna pubblicitaria sui principali quotidiani nazionali) per propagandarne la prenotazione presso i propri punti vendita e (a breve) direttamente sul proprio sito. Di prezzi, in questo caso, però non si parla e agli utenti rimane la scelta di fidarsi della promessa di effettiva pronta consegna del telefono. L'11 di luglio.

Si ripeterà il fenomeno "unlocked"? La scommessa di T-Mobile
A tre settimane dal debutto del nuovo iPhone in Italia, sui blog e sui siti specializzati in materia (fra questi il sito http://www.iphone.it/index.html) uno dei temi più trattati rimane quello del prezzo. Che non è alla portata di tutti ma allineato a quello degli smartphone di fascia alta delle varie Nokia, Samsung e via dicendo. Chi, fra gli appassionati italiani dei prodotti della Mela, aveva ipotizzato una vacanza negli Stati Uniti per mettere le mani sul melafonino spendendo 199 o 299 dollari deve ricredersi: il nuovo cellulare verrà venduto negli Stati Uniti, anche nei negozi Apple, solo a fronte della sottoscrizione di un contratto di 24 mesi con At&t e questo blinda (almeno inizialmente) i tentativi di chi, come successo con il vecchio modello, si era comprato l'iPhone in un Apple Store ed era tornato in Italia per effettuare lo sblocco necessario all'utilizzo del terminale sulle reti degli operatori locali. Gli esperti in materia assicurano che presto saranno disponibili sistemi di sblocco anche per l'iPhone 3G ma questo non risolve il problema a monte. O meglio: trovare l'iPhone già sbloccato e con il software in lingua italiana è possibile (sul sito http://www.phoneandphone.it/ per esempio) ma per averlo bisogna spendere 499 o 649 euro.
Ieri, intanto, è arrivata la notizia ufficiale dei listini che applicherà in Germania T-Mobile. La divisione cellulari di Deutsche Telekom venderà il nuovo iPhone a partire da un solo euro per la versione da 8 Gigabyte e a 19,95 euro per quella con doppia capacità di memoria. Il tutto sottoscrivendo un contratto mensile per due anni da 69 euro per usufruire di un determinato pacchetto di servizi di traffico voce e dati. Perchè questa scommessa al ribasso da parte del primo operatore mobile tedesco? Perché come nel caso di At&t (e di Tim, Vodafone e di altri carrier) Apple ha fatto cadere la clausola del "revenue sharing" legata all'esclusiva di vendita e così il guadagno generato da telefonate e connessioni a Internet è tutto dell'operatore. Ma i bassi prezzi del terminale eviteranno la corsa forsennata degli iPhone "unlocked" (per sganciarsi da subito dal vincolo contrattuale del gestore mobile) che si è verificata con il primo modello, con oltre un milione di melafonini venduti pronti per ospitar qualsiasi Sim card telefonica?
Quanto ci guadagna Apple? Tanto…
Con il nuovo iPhone, la casa di Cupertino guadagnerà di meno per ogni unità venduta, ma l'impatto sui profitti della società sarà minimo perchè il prezzo più basso scatnerà l'acquisto di massa del terminale. L'analisi compiuta dal Wall Street Journal, il giorno dopo l'annuncio di Steve Jobs, ha aperto la discussione sui margini del nuovo smartphone alla vigilia del suo lancio planetario con prezzi di listino (associati agli abbonamenti ai servizi dell'operatore) decisamente inferiori a quelli del primo modello. Il punto focale è noto: Apple ha rinunciato a chiedere agli operatori una percentuale sui ricavi delle chiamate e punta a raggiungere molti più clienti nei 70 Paesi (Giappone compreso) in cui il nuovo iPhone sarà venduti. In altre parole nelle casse della società californiana non entrano più le percentuali sugli abbonamenti mensili, gli operatori si accollano i costi dei sussidi che permettono di tenere bassi i prezzi del terminale (concentrando il propri ocore business sui contratti a lunga scadenza) e a beneficiare di tutto ciò saranno (pare) i consumatori finali. Ma rimangono sul piatto almeno due domande: quanto costa l'iPhone a Apple (componenti e produzione) e quanto lo pagheranno gli operatori. Le risposte non mancano. C'è chi, gli analisti della società di ricerca Sanford Bernstein, stima che i profitti di Apple non saranno inferiori a 250 dollari per telefono avvalorando la tesi secondo cui l'iPhone 3G potrebbe essere il prodotto più redditizio creato da Apple. E questo perché il costo di produzione (o meglio dei componenti) dovrebbe essere notevolmente inferiore al modello precedente. L'indiscrezione è arrivata nei giorni scorsi da Portelligent, un'azienda texana specializzata in questo tipo di ricerche, la cui analisi sui materiali che compongono il nuovo melafonino stando alle specifiche fornite da Apple ha portato a calcolare in circa 100 dollari la spesa che andrà a sostenere Apple per singolo apparecchio, contro i 170 necessari per l'assemblaggio di un iPhone di prima generazione. Il costo aggiuntivo del chip 3G, stando a questa analisi, verrebbe ampiamente assorbito dai minori esborsi per lo schermo e le memorie, che hanno prezzi di mercato molto inferiori a un anno fa. Altri 25 dollari sarebbero stati limati su altri materiali e in soldoni si può calcolare che Apple guadagni un buon 50% su ogni pezzo venduto, senza dimenticare che il modello da 16 GByte costa alla società appena 20 dollari in più rispetto a quello da 8 Gbyte mentre il rincaro per il consumatore finale è di ben 100 dollari.
Ai costi di produzione vanno naturalmente aggiunti quelli di ricerca e sviluppo, di marketing e di distribuzione, ma se come dice Yankee Group Research il sussidio pagato da At&t si aggirasse attorno ai 200 dollari ecco spiegato come per Steve Jobs sia reale l'ipotesi di enormi margini di profitto. Tanto più che a portare dollari nelle casse della società della Mela contribuiranno ora anche tutti i servizi che ruotano intorno all'iPhone 3G, dal nuovo MobileMe all'iTunes Music Store ed Apple Store. Ed ecco che il senso delle parole pronunciate da Jobs sul palco del Moscone Center di San Francisco lo scorso lunedi – "Twice the speed, half the price", il doppio della velocità alla metà del prezzo – prende ancora più sostanza.

Il web accoglie il nuovo Firefox 3 browser da Guinness dei primati


E' IL GIORNO di Firefox 3, browser più veloce e più completo. La Mozilla Foundation rilascia oggi, a sera in Italia per via del fuso orario, la nuova versione del navigatore open source nato dalle ceneri di Netscape. Firefox 3, il cui nomignolo di sviluppo è stato dedicato alla montagna italiana Gran Paradiso, è costato due anni e mezzo di sviluppo e diversi mesi di sperimentazione. Si mostra più scattante, più facile da usare e più ricco di funzionalità per la navigazione. Il browser è gratuito è si può scaricare per sistemi Windows, Mac e Linux dalla pagina creata ad hoc per celebrare la nuova nascita.

Browser da Guinness. Dopo aver infranto record di utilizzo, facendo scendere - secondo alcune statistiche - sotto l'80 per cento l'uso di Internet Explorer di Microsoft, con questa nuova versione la Mozilla Foundation punta, letteralmente, al Guinness dei primati. Chiunque scaricherà oggi il programma da uno dei server ufficiali contribuirà a far raggiungere a Firefox il titolo di programma più scaricato di sempre nell'arco di un giorno. I giudici del Guinness certificheranno il numero di volte che il software sarà prelevato da Internet e decideranno se includerlo nell'edizione 2009 del libro dei record. Sebbene sia la prima volta che viene tentato un primato del genere, la Mozilla Foundation è sicura di triplicare la cifra ottenuta con la versione 2 che in 24 ore fu prelevata da circa un milione e mezzo di navigatori.

Più veloce, meno avido di risorse. Record a parte, chi installerà Firefox si troverà comunque tra le mani uno dei migliori navigatori di pagine Web di sempre. La nuova versione conta 15 mila piccoli miglioramenti rispetto alla precedente e si basa su un "cuore" di sviluppo ampiamente rimaneggiato e su un'interfaccia grafica molto più chiara e integrata nei diversi sistemi operativi. Oltre a visualizzare con più velocità le pagine Web - fino al doppio di velocità dicono gli sviluppatori - e a rendere molto meno esigente di risorse il sistema, con il nuovo browser sarà molto più semplice salvare le password dei molti siti ad accesso riservato, installare componenti aggiuntivi per aggiungere funzionalità e gestire i file scaricati dalla rete.

Navigazione più "personale". Una nuova funzione chiamata Places permette di raggiungere i siti già visitati con maggiore facilità, partendo dalla cronologia, dai siti preferiti o direttamente dalla barra di scrittura degli indirizzi. Digitando un indirizzo Web o il nome di un sito, il nuovo browser suggerirà un elenco di pagine già visitate: è una funzione già presente in quasi tutti i concorrenti, ma in questa versione la ricerca è molto più pertinente e i siti suggeriti molto più facili da identificare.

Obiettivo sicurezza. Molto si è fatto anche in termini di sicurezza. Oltre a potenziare e rendere più comprensibili alcuni filtri già inclusi nella versione precedente, Firefox 3 include anche uno strumenti di protezione contro i siti sospettati di installare automaticamente virus o altri programmi pericolosi: se si viene indirizzati verso uno di questi siti, il browser eviterà di caricare la pagina mostrando un avviso di protezione. Migliorate anche le informazioni per le pagine che fanno uso di connessioni cifrate: facendo clic sull'icona del sito una finestra mostrerà il nome del proprietario delle pagine e se la connessione è protetta o no.

I concorrenti rilanciano. Gli altri browser sul mercato non stanno comunque alla finestra. Con l'esplosione dei servizi 2.0, i software da usare direttamente dal Web, è sempre più realistico uno scenario in cui il browser diventi il vero centro delle attività di un computer. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul riaccendersi della più che decennale guerra dei browser, può dare uno sguardo alle grandi novità che le altre software house preparano per i propri software. La norvegese Opera, da sempre all'avanguardia per scelte e innovazioni tecnologiche, ha rilasciato lo scorso giovedì la versione 9.5 dell'omonimo navigatore. Come in Firefox, è stato incluso un filtro per i siti "spara-virus" e una più facile ricerca per i siti già visitati o salvati tra i preferiti. Tra le novità anche Opera Link, un servizio basato sul Web che permette di sincronizzare i preferiti tra browser usati su diversi computer o su telefoni cellulari.

Anche Apple e Microsoft hanno in serbo novità. La prima ha già da tempo reso disponibile Safari anche per Windows, il browser elegante e molto veloce fino a qualche mese fa disponibile solo per gli utenti Mac. Il software tuttavia non è stato ben accolto a causa dei molti problemi mostrati nelle prime versioni di sviluppo e per la mancanza di alcuni strumenti a protezione della navigazione, come un filtro anti-phishing o il supporto a più evoluti certificati di sicurezza per siti Web. È lecito aspettarsi a breve nuovi aggiornamenti.

Microsoft Explorer 8, la cui versione definitiva dovrebbe arrivare a fine 2008, verrà invece distribuito con due nuove tecnologie nuove di zecca chiamate Activities e Webslice destinate a rendere più interattivi contenuti pubblicati sul Web.

Continua il suo percorso anche Camino, un browser open source specificamente destinato ad utenti Mac che condivide con Mozilla una parte del codice e che poche settimane fa è stato distribuito nella versione 1.6.1. Oltre ad una grafica del tutto integrata nell'ambiente dei sistemi Apple, Camino supporta alcune delle tecnologie presenti in Mac OS X come il servizio di identificazione automatica di risorse Bonjour o il gestore di password (Portachiavi).

martedì 17 giugno 2008

Honda, parte la produzione


TOKYIO
FCX Clarity, la vettura Honda ad idrogeno, è stata prodotta dalla prima fabbrica al mondo dedicata alle vetture a celle a combustibile con sede in Giappone. Dopo 19 anni di sviluppo, l’arrivo della prima vera auto a idrogeno segna l’inizio di una nuova era nel segno del rispetto ambientale. L’inizio della produzione di FCX Clarity è stata inaugurata con il taglio del nastro presso il nuovo centro Honda nell’aera di Tochigi, dove Honda ha presentato nuovi processi produttivi.

Tra i primi clienti di FCX Clarity ci sono l’attrice Jamie Lee Curtis, suo marito Christopher Guest e il produttore cinematografico Ron Yerxa. Presso il centro Honda Automobile New Model è stata resa operativa una nuova linea di assemblaggio dedicata alla vettura a idrogeno, che permette i processi per ora unici al mondo di installazione di celle a combustibile e di serbatoio di idrogeno in un’auto. Honda Engineering produce internamente tutte le celle a combustibile sempre a Tochigi e per la loro produzione è stata introdotta una metodologia dedicata per assicurare la più alta qualità e precisione nella produzione in massa delle celle.

Grazie a questi procedimenti, Honda sta facendo enormi progressi nella produzione delle tecnologie legate allo sviluppo dell’idrogeno, perseguendo il proprio obiettivo di diffondere maggiormente l’uso delle vetture a celle a combustibile.

FCX Clarity è un veicolo a idrogeno di nuova generazione basato su una piattaforma a celle a combustibile V Flow completamente nuovo, altamente compatto, efficiente e potente. FCX Clarity vanta un’estetica slanciata, dinamica e sofisticata, finora non realizzabile in un veicolo a idrogeno a causa delle dimensioni del gruppo di alimentazione. FCX Clarity è un notevole progresso che premia il costante impegno di Honda nello sviluppo e promozione del fascino delle auto a celle a combustibile alimentate a idrogeno. Le vendite in leasing inizieranno a luglio negli Stati Uniti e quest’autunno in Giappone. Il piano di vendite conta sulla produzione di alcune dozzine entro l’anno e circa 200 unità nei prossimi tre anni.

sabato 14 giugno 2008

Guida a Miro, il player più completo sul mercato!

A volte siamo costretti a scaricare un video da youtube, poi ancora a scaricare un altro programma per vedere tale video. Pensiamo ancora se volessimo scaricare altri video, magari attraverso torrent, ecco allora la necessità di utilizzare un altro programma come Utorrent. E se vogliamo visualizzare Podcast, o Video-Rss? Premessa a parte, i contenuti multimedialioggi a disposizione sono sempre di più (audio, video, screencast, podcast..), e questo ci costringe ad usare diversi programmi per le varie categorie a disposizione. Ecco allora che da queste necessità è nato un progetto di tutto rispetto di nome MIRO. Si tratta di un programma open-source (gratuito e a codice aperto), disponibile in italiano, che consente di visualizzare ogni tipo di video (come Videolan), Podcast, Video-Rss, di cercare e salvare video dai migliori siti di video-sharing come Youtube e altri ancora, ed infine funziona anche come client torrent. Insomma, Miro è un Player tutto fare, straordinariamente potente, che non può non essere testato dagli appassionati che ancora non l’hanno installato. La serie di screenshot mostra tutti i passi che vanno dalla fase di installazione, alla gestione dei canali, fino alla serie di opzioni disponibili per questo grande player multimediale.
Guarda ogni tipo di video Puoi guardare praticamente ogni tipo di video come Quicktime, WMV, MPEG, AVI, XVID… Inoltre puoi organizzare i video in cartelle, scaricarli, organizzarli come meglio credi. Guarda i tuoi Internet Show preferiti Sottoscrivi i canali Video-Rss, podcast in maniera semplice e immediata Cerca YouTube Scarica e salva i video da YouTube, Google Video, Yahoo Video… Torrent Power Aprendo il file torrent con Miro potrai scaricare al massimo della velocità anche i video del circuito Bitorrent.
Instalazione di Miro



















I canali Video















Il Menu di Miro











Scarica Miro


Video tutorial di Miro


p.s: Post tratto dal sito www.chicchedicala.it

venerdì 13 giugno 2008

Vodafone Station: ecco le tariffe!

Vodafone ha finalmente divulgato l'offerta tariffaria che si nasconde dietro al nuovo servizio Station (Vodafone Casa Internet), che consente i di telefonare e navigare in modalità broadband sia da casa che in movimento.

Due le soluzioni disponibili: Flat e Free. La soluzione Flat è l'ideale per navigare senza limiti con l'ADSL e parlare a 0 cent al minuto da casa verso i numeri fissi (fino a 3000 minuti ogni 30 giorni) e per un anno, anche verso i cellulari Vodafone (fino a 1000 minuti ogni 30 giorni). Lo scatto alla risposta è di 16 cent per tutte le chiamate. Tutti i clienti che sceglieranno di sottoscrivere Vodafone Casa Internet e Telefono Flat entro il 31 agosto potranno beneficiare sin da subito della promozione Internet in Vacanza e navigare sul web gratuitamente fino al 30 settembre 2008 anche fuori casa fino ad un massimo di 10 ore al giorno, grazie alla Internet Key integrata e alla rete mobile Vodafone. A partire da settembre, con l'attivazione della linea ADSL, Vodafone Casa Internet e Telefono avrà un canone mensile di 29 euro.

La soluzione Free consente di navigare da casa con la banda larga mobile di Vodafone e parlare a 0 cent al minuto da casa verso i numeri fissi (fino a 3000 minuti ogni 30 giorni) e per un intero anno verso i cellulari Vodafone (fino a 1000 minuti ogni 30 giorni). Lo scatto alla risposta è di 16 cent per tutte le chiamate. Vodafone Casa Internet e Telefono Free permette di navigare su Internet da casa ,grazie alla rete mobile di Vodafone con un contributo di 3 euro al giorno senza limiti di traffico, oppure 5 euro al giorno se ci si connette in mobilità. A questi costi si aggiunge un contributo mensile di 9 euro, in promozione gratuita per il primo mese di attivazione. Tutti i clienti che sottoscrivono Vodafone Casa Internet e Telefono Free e desiderano navigare su Internet anche fuori casa possono beneficiare della tariffa giornaliera che consente di navigare sul web senza limiti di traffico.

Tutte le offerte includono Vodafone Mail, una casella di posta elettronica da 6 Giga dotata di antispam e antivirus. La tariffazione in entrambi i casi è a scatti di 30 secondi addebitati anticipatamente. Al superamento delle soglie di minuti prestabilite, la tariffazione è la seguente: 16 cent al minuto verso numeri fissi nazionali, 6 cent al minuto verso i numeri di cellulari Vodafone. Per le chiamate verso gli altri operatori la tariffa è di 16 cent al minuto. Lo scatto alla risposta e' di 16 cent per tutte le chiamate. Il costo dell'attivazione è di 49 euro.

iPhone 3G cambia acconciatura e guadagna il GPS

Alla Worldwide Developers Conference 2008 l'atteso iPhone 3G (guarda la conferenza) è stato protagonista indiscusso. Apple, però, ha giocato bene le sue carte: per giungere al climax necessario ha tediato i partecipanti con altre novità più o meno di secondo piano. Già, perchè in un altro contesto avrebbero certamente destato interesse le nuove applicazioni presenti su App Store, le ultime implementazioni dell'SDK per ambiente consumer e business, nonché Mobile Me, la rinnovata veste del servizio .Mac.

Dopo un'ora di chiacchiere, Steve Jobs ha rotto gli indugi, presentando la nuova versione dell'iPhone, con supporto alla tecnologia 3G. Quasi in sordina è passato l'annuncio di Snow Leopard, il Leopardo delle Nevi, nuova versione del sistema operativo Mac OS X. In uscita entro un anno, Snow Leopard punterà sulle prestazioni: grazie alla tecnologia Grand Central sarà migliorato il supporto ai processori multicore e, per mezzo dell'Open Computing Language (OpenCL), sarà possibile sfruttare la potenza della schede video per calcoli non grafici. Inoltre, insieme al supporto per Microsoft Exchange 2007, Apple integrerà Quicktime X per una migliore gestione dei formati audio/video, e una nuova versione di Safari in grado accelerare l'esecuzione dei JavaScript fino al 53%. Infine, introdotto il supporto fino a 16 terabyte di memoria RAM.


Apple ha presentato il nuovo iPhone 3G, un aggiornamento del primo modello basato su tecnologia EDGE. Questo rinnovato modello combina tutte le funzionalità della versione EDGE (6 milioni di unità vendute a oggi), quindi anche il GPS integrato, ma con un aspetto esteriore leggermente differente: la scocca posteriore in alluminio lascia spazio alla plastica nera e bianca (ques'ultima solo per il modello più costoso). Le dimensioni, il display e la fotocamera, invece, sono identici alla versione precedente.

Grazie al software 2.0, iPhone potrà usufruire della tecnologia A-GPS, di spostare in gruppo e cancellare molteplici messaggi email, fare la ricerca di contatti, accedere a una nuova calcolatrice scientifica, attivare le restrizioni del parental control su contenuti specifici, salvare immagini direttamente da una pagina web e mandarle via email sul proprio iPhone e trasferirle all'interno della propria libreria fotografica sul proprio Mac o PC. Per gli utenti business, ma non solo, supporto ad ActiveSync di Microsoft Exchange e a centinaia di applicativi terze parti creati con l'iPhone SDK.

Secondo Apple, l'iPhone 3G consente 300 ore in standby, 10 ore in conversazione su reti 2G e 5 ore di conversazione su network 3G. In ambito multimediale, l'iPhone 3G dovrebbe permettere 5 o 6 ore in navigazione web, fino a 7 ore di riproduzione video e fino a 24 ore di riproduzione audio.

"Appena un anno dopo il primo lancio dell'iPhone, stiamo presentando il nuovo iPhone 3G la cui velocità è raddoppiata a fronte di un prezzo dimezzato," ha affermato Steve Jobs, CEO di Apple.

Negli Stati Uniti il nuovo iPhone 3G sarà venduto al prezzo di 199 dollari (modello 8 GB) e a 299 dollari ( modello 16 GB), ovviamente abbinato a piani tariffari ben precisi o pluriennali. La data di disponibilità è quella dell'11 luglio, in 22 nazioni: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti.

Il firmware 2.0 sarà disponibile dai primi giorni di luglio: gratuito per iPhone, al prezzo di 9,95 dollari per i possessori di iPod Touch.

Ulteriori dettagli sui prezzi, modalità di vendita e piani tariffari saranno annunciati in data successiva. Per l'Italia, attendiamo delucidazioni da TIM e Vodafone. Telecom Italia Mobile, si è limitata a dichiarare quanto segue: "Telecom Italia commercializzerà l'iPhone 3G nelle versioni da 8 e 16 Gigabyte per i clienti prepagati e quelli in abbonamento. TIM, inoltre, diversificherà con la formula Tutto compreso, l'offerta dell'iPhone in base alle esigenze di utilizzo dei clienti".

"Il nostro impegno è quello di offrire sempre ai clienti la miglior qualità nei servizi mobili" - dichiara Luca Luciani, Responsabile Domestic Mobile Services Telecom Italia - "Crediamo che l'iPhone risponda a questa esigenza e sia anche un ulteriore passo per rafforzare la nostra leadership nel mobile internet".

"Siamo entusiasti di lavorare con Telecom Italia, l'operatore leader in Italia che attraverso TIM potrà portare l'iPhone ai suoi circa 36 milioni di clienti mobili" - dice Tim Cook, Direttore Operativo di Apple - "Non vediamo l'ora di presentare questo rivoluzionario terminale ai clienti TIM."

Articoli su iPhone EDGE:

Apple iPhone: la recensione in anteprima italiana

Apple iPhone: nuovi pareri dopo una settimana di prova

La versione 2.0 del firmware per iPhone permetterà al cellulare di Cupertino di diventare quel prodotto "definitivo" che la mente di Jobs ha immaginato anni orsono. iPhone è stato sviluppato per essere un dispositivo versatile, aperto a una miriade di applicazioni, proprio come se si trattasse di un normale computer desktop. Per raggiungere questo traguardo, Apple ha presentato 95 giorni fa l'SDK e oggi ha mostrato alla platea del WWDC i primi frutti dell'impegno degli sviluppatori.

Tra i primi obiettivi d Apple c'è quello di rendere l'iPhone un prodotto degno di interesse anche per l'ambiente business. Missione compiuta, secondo Steve Jobs. iPhone supporta infatti Exchange, il push mail, e si profila all'orizzonte una collaborazione con Cisco sui servizi VPN. Apple pare aver accolto le richieste delle imprese - il 35% della Top 500 di Fortune ha collaborato durante il beta testing - e integrato quanto desiderato.

La WWDC 2008 è stata dominata dalle demo dei giochi e delle applicazioni per iPhone. Si è passati dai titoli come Super Monkey Ball di SEGA a Enigmo e Cro-Mag Rally di Pangea Software (quest'ultimi disponibili a 9,99 dollari). Giochi che non solo mostrano le qualità grafiche dell'iPhone, ma anche come è possibile sfruttare gli accelerometri integrati nel cellulare. Una sorta di Wiimote con monitor integrato? Meglio dire un "DSmote", vista la grafica in grado di tenere testa alla console portatile di Nintendo.

Tra le aziende coinvolte, c'è anche eBay. Tramite l'applicazione sviluppata, sarà possibile seguire e creare le proprie aste online. Loopt ha presentanto un sistema di geo-localizzazione per iPhone, che permette di individuare la propria posizione su una mappa e quella degli amici connessi.

TypePad ha mostrato la sua applicazione per aggiornare il blog con foto e testi, mentre l'agenzia stampa internazionale, Associated Press, ha creato un servizio con il quale visualizzare le notizie, i video e le foto relative alla zona in cui è localizzato il cellulare. Infine, per non dilungarci troppo, segnaliamo la disponibilità di applicazioni mediche e musicali.


ha presentato MobileMe, un nuovo servizio Internet che distribuisce le funzionalità di Push Email, Rubrica Push e Agenda Push dal servizio MobileMe, attraverso l'etere, alle applicazioni native su iPhone, iPod Touch, Mac e PC. Le applicazioni MobileMe includono Mail, Rubrica e Agenda, nonché Galleria per visualizzare e condividere foto e iDisk per archiviare e scambiare documenti online.

"Pensate a MobileMe come Exchange alla portata di tutti", ha dichiarato Steve Jobs, CEO di Apple. "Ora gli utenti che non fanno parte di un'azienda che utilizza Exchange potranno ricevere gli stessi servizi di push email, agenda push e rubrica push finora appannaggio dei 'grandi'."

Con l'account di posta di MobileMe, tutte le cartelle, i messaggi e gli indicatori di stato appaiono identici, sia interagendo attraverso la posta dell'iPhone, che da iPod Touch, Mac o PC. I nuovi messaggi e-mail vengono trasferiti all'istante su iPhone tramite la rete mobile o Wi-Fi: di fatto non sarà più necessario controllare manualmente la posta elettronica e attenderne il download. Lo stesso procedimento push consente inoltre di mantenere sempre aggiornati la rubrica e l'agenda.

Il servizio push funziona con le applicazioni native presenti su iPhone e iPod Touch, con Microsoft Outlook per i PC e con le applicazioni Mac OS X, Mail, Rubrica Indirizzi e iCal, nonché con la suite di applicazioni web MobileMe.

L'iDisk di MobileMe consente agli utenti di archiviare e gestire i documenti online con il drag-and-drop.

MobileMe, disponibile dall'11 luglio, è un servizio ad abbonamento che offre 20 GB di archiviazione a 79 euro (IVA inclusa) l'anno per gli utenti singoli. Il Family Pack da 119 euro (IVA inclusa) l'anno include un account master con 20 GB di archiviazione e quattro account Family Member con 5 GB di archiviazione ciascuno.

Gli utenti possono abbonarsi a un trial gratuito di 60 giorni di MobileMe, mentre gli attuali account .Mac verranno automaticamente aggiornati ad account MobileMe.

Gli abbonati a MobileMe possono acquistare ulteriori 20 GB di archiviazione per 40 euro (IVA inclusa) o 40 GB di archiviazione per 79 euro (IVA inclusa) l'anno. A questo indirizzo trovate un tour guidato che vi mostra le potenzialità di MobileMe.